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| acetabolo e epifisi prossimale |
Innanzitutto l'anca è composta dal femore e dall'acetabolo che è l'incavo dove si inserisce la testa del femore sferica (epifisi prossimale):
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Un cane esente dalla patologia avrà un corretto inserimento della testa del femore nell'acetabolo dato da un positivo equilibrio fra le forze esercitate dalle diverse strutture ossee, muscolari e tendinee. Nella displasia, invece, si ha uno scorretto sviluppo dell'articolazione ed una mancata congruenza tra femore e acetabolo. Proviamo ad immaginare una sfera che viene perfettamente accolta nella sua concavità e che ha quindi la capacità di scivolare perfettamente ad ogni movimento; e un cubo che viene ospitato in un incavo sferico.
Quale dei due usurerà le pareti circostanti? naturalmente il secondo, che con non l'andare del tempo, non farà altro che danneggiare sempre di più la zona considerata e provocare di conseguenza un forte dolore fino a non riuscire più ad utilizzare l'articolazione stessa.FATTORI CHE FAVORISCONO LA DISPLASIA
Innanzitutto, come abbiamo appena visto, un corretto equilibrio tra le strutture ossee, componente muscolare, tendinea e legamentosa aiuta a tenere ben salda l'articolazione del cucciolo durante il suo accrescimento.
Vediamo quali sono i principali fattori che influiscono sull'avvenire della patologia:
- Alimentazione: nei cuccioli durante l'accrescimento è vivamente sconsigliata una dieta ipercalorica e iperproteica, poichè tende ad aumentare velocemente il peso e l'accrescimento osseo. Se l'apparato scheletrico aumenta è però essenziale che anche la componente muscolare, legamentosa e tendinea facciano altrettanto perchè come abbiamo appena detto, un equilibrio corretto tra tutte le componenti strutturali comporta un corretto sviluppo.
- Malattia ereditaria: l'ereditarietà è poligenica, il che significa che vengono sommati due o più geni che danno un solo carattere fenotipico. La malattia non si trasmette in tutti i soggetti geneticamente colpiti, un cane può essere portatore sano e trasmettere i geni ad un suo discendente senza però avere la certezza matematica che questa si manifesti. E' importante per questo motivo sapere che il patrimonio genetico dei genitori è libero dalla patologia non solo quando non l'hanno trasmessa ai figli ma quando anche tutti i loro parenti non sono mai stati ritenuti displasici.
(Questa valutazione è molto importante nel caso qualche lettore avesse intenzione di comprare in allevamento un cane di razza predisposto alla malattia, come per esempio il Pastore Tedesco). - Esercizio fisico: anche questa componente se svolta in maniera eccessiva influisce negativamente sul corretto accrescimento del cucciolo. Immaginiamo in una corsa prolungata quanti traumi può subire il cane su un apparato scheletrico ancora in via di sviluppo. E' naturale che se il cane è predisposto geneticamente alla malattia o si trova comunque in un periodo sensibile di sviluppo, questa non esiterà a manifestarsi.
MANIFESTAZIONE DELLA PATOLOGIA
La manifestazione dei sintomi non avviene in concomitanza con lo sviluppo della patologia. Nella maggior parte dei casi la malattia tende a svilupparsi durante il primo anno d'età del cane e continua a progredire nel tempo in modo inarrestabile per tutta la vita dell'animale. Abbiamo quindi davanti la possibilità che la manifestazione dei sintomi avvenga in qualsiasi anno d'età del cane, solitamente insorgono attorno ai 3 - 5 anni dell'animale, ma non è escluso che si manifestino anche in età avanzata.
Nei casi più gravi di displasia, si potranno avere cuccioli di sei mesi che accusano già dolore dopo determinati sforzi fisici come la corsa o le lunghe passeggiate. Si avrà un cucciolo pigro, che quando corre galoppa a balzi con difficoltà anche a salire le scale. In questo caso la zoppia può non esitare a manifestarsi.
Nella prima fase di sviluppo della patologia non si hanno sintomi poiché la fase è subclinica. E' proprio in questo momento che si deve intervenire con una terapia precoce, evitando così un forte sviluppo di artrosi e favorendo l'arrestarsi della malattia.
Un ulteriore categoria spesso sottovalutata sono i cani anziani. Si possono infatti fraintendere determinati sintomi che vengono attribuiti all'anzianità dell'animale ma che invece sono una conseguenza della patologia trascurata. Come nei cuccioli, bisogna agire tempestivamente su questi pazienti, dato che la malattia può portare velocemente ad ipertrofia muscolare, perdita di movimento (solitamente l'alzarsi da terra risulta molto impegnativo) o ad un'artrosi decisamente dolorosa che favorisce la disfunzione locomotoria.
CLASSIFICAZIONE FCI (Federation Cynologique Internationale) DELLA DISPLASIA DELL'ANCA
La classificazione FCI (Federation Cynologique Internationale) è accettata in tutti i paesi eccetto: USA (OFA - Orthopedic Foundation for Animal); Nuova Zelanda, Australia, UK (BVA/KC British Veterinary Association/Kennel Club).
Vediamo la classificazione sulla displasia dell'anca data dalla FCI che si divide in 5 diversi gradi:
A. Normale
B. Quasi normale
C. Leggera displasia
D. Media displasia
E. Grave displasia
Grado A - Nessun segnale di displasia dell'anca
La testa del femore e l'acetabolo sono congruenti. Il bordo craniolaterale appare netto e leggermente arrotondato. Lo spazio articolare risulta netto ed uniforme. L'angolo acetabolare secondo Norberg è di circa 105° o superiore.
ENCI -Codifica secondo la classificazione della FCI
Grado B - Articolazione dell'anca quasi normale

La testa del femore e l'acetabolo appaiono leggermente incongruenti e l'angolo acetabolare secondo Norberg è di circa 105° oppure il centro della testa del femore si trova medialmente al bordo acetabolare dorsale con congruità della testa del femore e dell'acetabolo.
ENCI -Codifica secondo la classificazione della FCI
Grado C - Leggera displasia dell'anca
La testa del femore e l'acetabolo appaiono incongruenti, l'angolo acetabolare secondo Norberg è di circa 100° e/o il bordo craniolaterale risulta appiattito. Possono essere presenti irregolarità o segni minori di modificazioni osteoartrosiche a carico del margine acetabolare craniale, caudale o dorsale o della testa e del collo del femore.
ENCI -Codifica secondo la classificazione della FCI
Grado D - Media displasia dell'anca
Incongruità evidente tra la testa del femore e l'acetabolo con sublussazione. L'angolo acetabolare secondo Norberg è superiore a 90°. Saranno presenti un appiattimento del bordo craniolaterale e/o segni di osteoartrosi.
ENCI -Codifica secondo la classificazione della FCI
Grado E - Grave displasia dell'anca
Sono presenti modificazioni marcate di tipo displastico delle anche,
come lussazione o sublussazione distinta, un angolo acetabolare secondo
Norberg inferiore a 90°, un evidente appiattimento del margine
acetabolare craniale e deformazione della testa del femore (a forma di
fungo o appiattita) o la presenza di altri segni di osteoartrosi.
ENCI -Codifica secondo la classificazione della FCI





