CARATTERISTICHE FISICHE
Il coniglio fa parte dell'ordine dei lagomorfi, non è quindi un roditore come in molti pensano. La differenza tra lagomorfo e roditore è che il primo possiede una doppia coppia di incisivi nella mascella superiore, leggermente obliqui e a scalpello. I roditori hanno invece una sola coppia di incisivi presenti nella mascella superiore.
Tutti i denti del coniglio (6 incisivi - 10 premolari - 12 molari), hanno radice libera e sono di conseguenza a crescita continuta, proprio per questo motivo è essenziale fornire all'animale alimenti come pellet e fieno, in modo tale che aiutino a consumare la dentatura in continua crescita.
Grazie all'appartenenza della famiglia dei Leporidi, il coniglio possiede orecchie molto lunghe, solitamente erette tranne che in alcune razze nane e nella razza ariete che sono invece lunghe e pendenti. Le orecchie, sono indipendenti nel movimento l'una dall'altra, si direzionano verso la fonte del rumore che mette l'animale in allerta essendo a tutti gli effetti un predato e aiutano a manifestare gli stati d'animo dell'animale, quali ansia, paura o aggressività. Un'altra ottima funzione delle orecchie è quella della termoregolazione, sono infatti molto vascolarizzate.
La fenditura che distingue il labbro superiore in due parti uguali si chiama
labbro leporino ed è una particolarità della sottofamiglia Leporini di cui fa parte.
Per quanto riguarda la vista, il coniglio ha un campo visivo di 190°, vede quindi lateralmente, quasi del tutto posteriormente e in alto. Avendo però gli occhi posizionati lateralmente, il punto cieco è esattamente dritto davanti a sè, per questo motivo si aiuterà con il tatto e con l'olfatto per afferarre il cibo.
Un'altra importante particolarità che lo lega alla famiglia dei Leporidi, è la maggiore lunghezza dei posteriori rispetto agli arti anteriori. Questa particolarità consente all'animale di poter spiccare lunghi balzi in caso di fuga. I posteriori vengono utilizzati dal coniglio nei momenti di paura o aggressività: possono essere frequenti i calci in caso di difesa.
Il coniglio mostra un ciclo stagionale di riproduzione ben definito: da febbraio ad agosto con un picco a maggio. La gravidanza dura 31 giorni e la nidiata solitamente è formata da 8 piccoli. Lo svezzamento avviene a 28-30 giorni. Il cannibalismo può manifestarsi nelle femmine primipare che se disturbate possono arrivare ad una situazione di stress e di paura talmente elevata che le porta a mangiare i suoi piccoli limitando così un possibile attacco del "predatore". Sembra che i fattori scatenanti siano legati all'ereditarietà, alla dieta e al troppo stress, oppure per eliminare un numero eccessivo di neonati selezionando i meno resistenti. I piccoli appena nati non vedono, non sentono e sono glabri.
La termoregolazione nel coniglio è in gran parte favorita dalla trachea oltre che dalle orecchie. Gli anelli cartilaginei che compongono la trachea sono infatti ampiamente vascolarizzati e in caso di eccessivo calore esterno, non potendo esserci iperventilazione, si ha una forte irrorazione di sangue che crea un'emorragia e nel momento del raffreddamento della mucosa tracheale si ha un conseguente raffreddamento del corpo.
ALIMENTAZIONE
Il coniglio è un animale strettamente erbivoro, non per questo motivo va alimentato solo con erba e verdura altrimenti lo stomaco si riempirebbe solamente di acqua.
Vediamo quali sono gli alimenti essenziali che devono far parte della dieta del coniglio:
- Fieno: anche se a causa dell'essicazione questo alimento perde gran parte di minerali e vitamine, aiuta l'usura dei denti che sono in continua crescita.
- Pellet: anche questo alimento aiuta l'usura dei denti e fornisce una carica energetica adeguata al volume dello stomaco dell'animale.
Percentuali: Proteine: 17-18%; Fibra: 17-18% con un 10% di fibra indigeribile per favorire la peristalsi; Grassi: 2-4% max; 50% in estrattivi azotati.
- Verdure fresche: possono essere inserite nella dieta in modo graduale, sedano, carota, finocchio etc. E' importante assicurarsi che il coniglio non abbia diarrea o che non produca feci molli, in questo caso gli alimenti sono da eliminare dalla dieta.
Gli alimenti da
NON fornire all'animale sono:
- Miscele di semi, granaglie e fioccati
- Carboidrati: pane, biscotti, grissini (se non in piccolissime dosi come premio una volta a settimana)
- Zuccheri: favoriscono lo sviluppo di batteri intestinali dannosi. Non fornire come alimento frutta secca, melassa e semi.
- Il cioccolato e le foglie di patate, pomodori e melanzane sono tossiche.
Il coniglio ha la capacità di produrre autonomamente grazie ai batteri intestinali tutte le vitamine necessarie per garantire il suo benessere, ingerendole poi dal ciecotrofo. La vitamina D, invece, viene prodotta grazie ai raggi solari.
INDICI MICROCLIMATICI
Temperatura: 15° - 20° gradi / 32° - 37° per la nidiata
Umidità: tra il 40% e il 60%
Ventilazione: evitare il ricircolo dell'aria o una corrente d'aria diretta sull'animale, poiche' possono causare malattie respiratorie come la Pasteurella Multocida. E' importante il riciclo dell'aria perchè le deiezioni rilasciano molta ammoniaca e l'animale continuando a respirarla può andare incontro a patologie.
CIECOTROFIA ED APPARATO DIGERENTE
La fisiologia dell'apparato digerente del coniglio è denominata dal fenomeno della ciecotrofia. Si parla di ciecotrofia e non di coprofagia in quanto nel primo caso l'animale non ingerisce le feci ma un excreta elaborato dal cieco che contiene tutte le sostanze nutritive utili per il suo fabbisogno. La coprofagia è invece l'ingestione di feci e quindi non è che una patologia propria di diverse specie.
Il processo consiste nella produzione e nell'ingestione direttamente dall'ano di un excreta che l'animale comincia a produrre dalla terza settimana di vita. Dei pressorecettori posizionati nel retto avvertono il coniglio della presenza del ciecotrofo che appare raggruppato in 5-10 sfere riunite a grappolo, circondate da un sottile strato di muco e di consistenza molto più molle rispetto alle feci. Il coniglio ingerendolo non lo mastica ma lo insaliva e lo deglutisce intero.
Il ciecotrofo contiene proteine, amminoacidi essenziali, vitamine minerali ed acqua mentre è povero di fibra grezza.
Come avviene la digestione nel coniglio?
Il coniglio è un animale monogastrico. L'alimento viene ingerito e arriva passando per il cardias nello stomaco. Lo stomaco del coniglio ha un pH di 1.1 e il contenuto non subisce troppe trasformazioni chimiche tranne che per la presenza di acido cloridrico. Il tempo di rimanenza del bolo è dalle 3 alle 6 ore. Successivamente il contenuto gastrico passa lentamente il piloro e raggiunge l'intestino tenue dove viene miscelato insieme alla bile, alle secrezioni enteriche e al succo pancreatico. I principi degradati vengono riassorbiti mentre la parte rimanente, dopo circa un'ora e mezza giunge nel cieco d
la peristalsi e l'antiperistalsi. Se il contenuto ciecale arriva in questo tratto la mattina presto (si ipotizza che il coniglio essendo un animale notturno si alimenti come in natura la notte), subisce poche trasformazioni biochimiche, la parete del colon secerne muco che riveste le sfere via via formatesi che si raggruppano in grappoli allungati formando il ciecotrofo. Se invece il contenuto ciecale raggiunge il colon prossimale in altri momenti della giornata si possono verificare movimenti di peristalsi e antiperistalsi, i primi dei quali consentono la normale evacuazione del contenuto spingendo verso il colon distale particelle grossolane e fibra, mentre il secondo tramite le antiperistalsi riporterà il contenuto ricco di particelle solubili e di piccole dimensioni nel cieco.
ove sosta dalle 2 alle 12 ore, in media 8 ore, per subire la degradazione da parte della flora batterica. Il cielo è molto importante per la degradazione della cellulosa, vengono infatti liberati AGV (Acidi Grassi Volatili: butirrico, acetico e propionico), che entrano in circolo a causa della fermentazione della cellulosa. Successivamente il contenuto ciecale costituito per metà da particelle non degradate e per l'altra metà dai corpi batterici, passa nel colon prossimale, dove si ha una duplice azione:
Il transito digestivo del coniglio, se si considera il riciclaggio di una parte dell'alimento dura in media 20 ore.
Nei conigli alimentati a volontà la ciecotrofia si verifica dopo il picco di ingestione, mentre con l'alimentazione razionata avviene dopo i pasti.
I fattori che possono alterare la motilità intestinale sono solitamente legati a fattori di stress, come la vita sedentaria e quindi il poco movimento, naturalmente prima bisogna escludere qualsiasi tipo di patologia.
L'ALLOGGIO
I conigli non sono animali da gabbia, hanno bisogno di muoversi e di esplorare il territorio, tuttavia nei momenti di riposo o nei momenti in cui non può essere mantenuto sotto controllo è essenziale per la sua sicurezza mantenerlo in uno spazio delimitato. Le dimensioni della gabbia variano in base all'uso e in base alla taglia dell'animale, in ogni caso dev'essere abbastanza ampia per permettere all'animale di muoversi in totale libertà
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L'arricchimento ambientale è molto importante sia per consentire al coniglio di esprimere il suo etogramma sia per garantire il benessere.
E' utile posizionare una cassetta per i bisogni e una casetta per rifugiarsi da qualsiasi pericolo o per riposarsi.
Il tipo di fondo è molto importante per la salute del coniglio, soprattutto per evitare lesioni alle zampe dato che l'animale è privo di cuscinetti digitali e può andare facilmente incontro a pododermatite ulcerativa. Truciolo, pellet, paglia o segatura possono essere materiali ottimi per rendere il fondo morbido e accogliente.
E' importante non lasciare la gabbia all'aperto sotto i raggi solari, in modo tale da evitare un colpo di calore essendo già i conigli di natura molto stressabili. Ricordiamoci che lo stress nel coniglio gioca a favore di numerose patologie che anche se asintomatiche possono manifestarsi a causa di un mancato benessere psico-fisico dell'animale. Per esempio, la maggior parte dei conigli possono essere portatori della Pasteurella Multocida, una patologia che attacca l'apparato respiratorio dell'animale. In caso di stress (anche da calore) la patologia può manifestarsi sfruttando le basse difese immunitarie del coniglio.
La presenza di un contenitore per il cibo e di acqua sono naturalmente essenziali. E' consigliato l'abbeveratorio a goccia che si presenta facile da mantenere pulito.
PATOLOGIE
- Malocclusioni: riguardano il prgnatismo o l'enognatismo. I denti sono da limare periodicamente dato che il coniglio può avere difficoltà ad alimentarsi. Le cause riguardano solitamente una dieta errata (fornire all'animale solo pellet non è corretto), una malformazione genetica o un'infezione.
L'eccessiva salivazione e la perdita di peso per la mancata alimentazione sono uno dei primi sintomi. In ogni caso il prognatismo e l'enognatismo sono evidenti.
- Blocco gastrointestinale o rallentamento gastrico: l'apparato gastrointestinale del coniglio deve sempre essere in movimento. Un rallentamento o un blocco possono essere causati da un'errata dieta molto povera di fibra e soprattutto da una vita sedentaria. Se il movimento gastrico rallenta c'è il rischio che nello stomaco si possa formare una massa compatta che porta ad un blocco gastrointestinale. I sintomi più frequenti sono: un evidente gonfiore dell'addome, feci molli e postura raccolta con occhi sbarrati.
- Enterite: si tratta di un innalzamento del pH dello stomaco da 1.1, a valori che toccano 5 - 7.
Il bolo che verrà trasportato nell'intestino e che non avrà subito un'adeguata trasformazione chimica nello stomaco, porterà con sè diversi batteri come gli E. Coli. Sembra che una dieta errata povera di fibra e lo stress siano le cause scatenanti.
- Malattia Emorragica Virale (MEV): questa patologia è nell'80 - 90% dei casi mortale ed è altamente contagiosa. Il contagio avviene per contatto diretto o indiretto, in aria, nel fieno o tramite insetti o altri animali domestici. Le forme consistono in:
- Iperacuta: l'animale muore improvvisamente senza manifestare nessun sintomo.
- Acuta: l'animale mostra diversi sintomi quali febbre e emorragia dall'ano o dal naso.
- Sub-acuta: l'animale mostra i sintomi della forma acuta ma le difese immunitarie sono talmente alte da garantirgli la sopravvivenza.
- Mixomatosi: è una malattia virale che viene trasmessa per contagio ematico. I principali insetti vettori sono zecche, pulci e zanzare ma l'infezione può avvenire anche a causa di un accoppiamento in quanto vanno a contatto le mucose genitali.
Si manifesta con una lesione dopo 4 - 5 giorni dal contagio e successivamente il virus comincia a moltiplicarsi nel sistema linfatico del coniglio infetto. I sintomi classici sono: blefarocongiuntivite, gonfiore sulle narici e sotto le orecchie e presenza di noduli solitamente benigni in zone prive di pelo.
- Pasteurella Multocida: è una malattia causata dai batteri gram - ed essendo molto resistente in luoghi umidi e poco igienizzati può sopravvivere fino a quasi 3 mesi. Il contagio si ha per contatto diretto tra animali infetti o per contatto indiretto come gabbie o beverini infettati.
La maggior parte dei conigli sono portatori sani della malattia, questa può essere infatti asintomatica fino a che lo stress, il cambiamento climatico o una situazione fisiologica dell'animale come l'età o la gravidanza influiscono sulla manifestazione del batterio.
La pasteurella attacca inizialmente le prime vie respiratorie ma può raggiungere altri organi per via ematica. Il raffreddore e la tossa con ulteriore presenza di congiuntivite ed edema della terza palpebra sono i primi sintomi. La pleuropolmonite può essere mortale mentre la presenza di ascessi sottocutanei sono già sintomi di una malattia in stato avanzato. Il coniglio se non curato può andare incontro a setticemia e conseguentemente alla morte.
- Pododermatite ulcerativa: questa infezione si sviluppa sulla pelle estremamente sottile delle zampe del coniglio. Le cause sono principalmente la vita sedentaria, il poco igiene e l'umidità ma soprattutto il fondo inadeguato della gabbia. L'infezione oltre che creare visibili ulcere sullo strato esterno di pelle, può coinvolgere anche il tendine e l'osso navicolare portando ad un'infiammazione osteo - articolare.
- Rogna: è causata dagli acari che invadono l'animale e si localizza principalmente tra le dita delle zampe, sotto le ascelle e sui gomiti.
- Micosi: sono causate da funghi che causano lesioni di pelle secche che si desquamano.
- Miasi: le mosche depongono le uova sul pelo dell'animale. Successivamente le larve divorano il tessuto sottocutaneo dell'animale rilasciando sostanze tossiche che possono portare allo shock anafilattico.
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Coniglio nano - ariete |
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