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lunedì 24 marzo 2014

Leishmaniosi

La leishmaniosi è una malattia infettiva parassitaria molto diffusa in tutta l'area mediterranea.
La Leishmania Infantum è considerata attualmente l'agente eziologico della malattia nei cani. Questi animali rappresentano il principale serbatoio domestico del protozoo, mentre il serbatoio selvatico più importante è rappresentato dai ratti. La fonte principale di contagio rimane comunque il Phlebotomus papatasi, ossia il pappatacio che tende ad essere attivo da maggio ad ottobre quando la temperatura tende ad alzarsi intorno ai 15°-20° gradi.

DIFFUSIONE DELLA MALATTIA
Come abbiamo visto il contagio avviene tramite flebotomi che pungendo un animale portatore infettano l'animale punto successivamente. I pappataci tendono ad attaccare principalmente al tramonto, quindi quando la temperatura scende intorno ai 20° gradi. E' importante sottolineare che la trasmissione della patologia avviene solo ed esclusivamente tramite il flebotomo, il che significa che un uomo non può essere contagiato dall'animale stesso affetto ma solo ed esclusivamente dall'insetto.
La Leishmania ha un periodo di incubazione variabile da pochi giorni ad un anno. In questo periodo la malattia può essere asintomatica e il cane di conseguenza risulta essere portatore sano. Finche' la patologia non si manifesta è improbabile stabilirne la presenza tranne grazie a test preventivi di controllo annuali.

                                                      SINTOMATOLOGIA
A causa di un abbassamento delle difese immunitarie e dopo un periodo d'incubazione della patologia cominciano ad insorgere i sintomi che possono essere spesso molto gravi.

- A carico della cute si nota rarefazione del pelo, prevalentemente limitata nelle zone periorbitali, auricolari, perilabiali. Presenza di piccole ulcere sulla mucosa orale e nasale: epistassi recidivante *emorragia nasale*

- Comparsa di un eczema (reazione dermica infiammatoria), non puriginoso e molto evidente anche nei cani con mantello scuro

- Comparsa di ulcere nelle aree alopeciche e nella cute che ricopre la cartilagine auricolare







- Onicogrifosi, cioè una crescita anormale e abnorme delle unghie









- Congiuntivite prima catarrale e successivamente purulenta, con edema delle palpebre

Alcuni giorni dopo la comparsa delle prime manifestazioni cutanee, le condizioni dell'animale peggiorano sviluppando anemia, dimagrimento progressivo, febbre, diarrea, epistassi, tosse. I linfonodi aumentano di volume diventando duri al tatto ma non dolenti.
Nelle forme acute, l'anemia è avanzata e l'animale muore in stato cachettico. Nelle forme lievi, invece, sono visibili aree alopeciche, eczema furfuraceo e adenopatie (malattie delle ghiandole linfatiche).

LESIONI ANATOMO-PATOLOGICHE
Negli individui deceduti a causa di Leishmaniosi si riscontra ipertrofia della milza, congestione o degenerazione grassa del fegato. Linfonodi ipertrofici e congesti (ammucchiati). Il midollo osseo appare di colore rosso ed è gelatinoso mentre il tessuto adiposo appare scarso fino in certi casi in cui manca del tutto.

DIAGNOSI
Essendo una malattia da non trascurare per i suoi effetti altamente negativi sull'organismo dell'animale, è importante sottoporre il cane a specifici esami di laboratorio anche se c'è la presenza di lievi manifestazioni cutanee nelle zone dove è possibile che si manifesti la malattia.
Sono evidenziabili con esami aspecifici e aumento della gamma-globuline:
- Anemia: produzione carente da parte del midollo osseo di cellule ematiche (eritrociti o globuli rossi)
- Leucopenia: si riferisce alla diminuzione dei leucociti (o globuli bianchi) nel sangue
 - Disprotidemia: alterazione del contenuto proteico a livello ematico

Le impronte e gli strisci sul vetrino vengono eseguiti tramite prelievo del tessuto cutaneo lesionato, dai bordi delle ulcere, dai linfonodi superficiali *poplitei* o dal midollo sternale.
Con la colorazione di Giemsa (rosso per l'acido e blu di metilene per il basico), le leishmanie appaiono libere all'interno delle cellule endoteliali o dei macrofagi

Per individuare invece animali infetti asintomatici il metodo pià attendibile è l'immunofluorescenza indiretta.

PROFILASSI E TERAPIA
La profilassi consigliata è sicuramente la lotta ai flebotomi con l'uso di insetticidi.
Per quanto riguarda la terapia, invece, vengono utilizzati prodotti a base di antimonio che ad uso prolungato porta ad una regressione della sintomatologia ma purtroppo non ad una guarigione parassitaria.
Attraverso cicli ripetuti di somministrazione del farmaco con interruzioni di brevi periodo, si può portare l'animale a condizioni di vita accettabili, riducendo la concentrazione di leishmanie sulla cute e sottraendo così ai flebotomi importanti fonti di infezioni.

                                                                                   VACCINO

Il vaccino contro la Leishmaniosi è deputato ai cani che hanno un'età superiore a 6 mesi e consiste in una prima iniezione da ripetere dopo 3 e 6 settimane ed un richiamo dopo un anno.
Non possono essere vaccinate femmine gravide o in lattazione.
Prima del vaccino è consigliato sottoporre il cane ad un test per escludere la sieropositività alla Leishmaniosi.
Purtroppo il vaccino non garantisce una protezione completa dell'animale, quindi non è impossibile che il cane contragga la patologia. Le misure efficaci di prevenzione più la vaccinazione possono però sicuramente abbassare la percentuale di rischio di contrarre la Leishmaniosi.




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1 commento:

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