Molti tipi di cibi possono causare patologie negli animali, per questo motivo è utile avere alcune dritte su quali alimenti possano giovare alla salute del cane e del gatto.
Innanzitutto, è bene sapere che il gatto ha un'alimentazione strettamente carnivora. Questo perchè ha canini molto sviluppati per lacerare i tessuti e immobilizzare la preda ma anche molari e premolari meno sviluppati rispetto a quelli del cane. La funzione principale di questi denti è quella di triturare le sostanze fibrose che non fanno parte della sua dieta. Un ulteriore fattore è l'assenza dell'enzima amilasi nella saliva (essenziale per la digestione degli amidi) al contrario del cane che invece, oltre al'amilasi ha anche la capacità di trasformare gli amidi per mezzo dei succhi pancreatici. Sia il cane che il gatto sono animali monogastrici, la differenza è che il cane ha una dimensione e una presenza maggiore di ghiandole nello stomaco rispetto a quello gatto ed è proprio per questo motivo che il cane mastica sommariamente il cibo e fa circa due abbondanti pasti al giorno, mentre il gatto mastica con più attenzione e mangia piccole dosi. In entrambe le specie il bolo rimane nello stomaco dalle 3 alle 6 ore per poi raggiungere l'intestino tenue che nel cane è il 23% dell'apparato digerente mentre nel gatto solo il 15%.
Dopo aver fatto un breve e veloce riassunto sulle differenze digestive del cane e del gatto vediamo quali sono i principali cibi da escludere per evitare un'intossicazione:
AVOCADO
L'intossicazione può essere causata dal frutto, dalle foglie, dal tronco e dal seme, quindi questo alimento è pericoloso in tutte le sue componenti, anche se una percentuale più alta di intossicazione è stata riscontrata sulle foglie. Una quantità pari a pochi grammi di avocado può provocare la morte entro 48 ore se si tratta di un animale particolarmente sensibile, mentre solitamente il muscolo cardiaco viene danneggiato entro le 24 ore dall'assuzione di avocado.
Un altro sintomo evidente è l'infiammazione entro le 24 ore delle ghiandole mammarie nelle cagne o nelle gatte che allattano: le mammelle sono dure e gonfie e si può avere una riduzione di produzione di latte pari al 75%.
Il trattamento è sintomatico a base di farmaci anti-infiammatori non steroidei (FANS - una classe di farmaci dall'effetto anti-infiammatorio, analgesico ed antipiretico), antidolorifici e farmaci per lo scompenso cardiaco congestizio.
PASTA DI PANE
La pasta lievitata di pane è molto pericolosa se viene ingerita perchè provoca un rigonfiamento dello stomaco, anomalie metaboliche e depressione del sistema nervoso centrale.I prodotti della fermentazione del lievito includono l'etanolo, che viene immediatamente assorbito in circolo causando avvelenamento.
All'interno dello stomaco, la temperatura calda e umida aumenta la replicazione dei lieviti che espandono velocemente la massa della pasta. Lo stomaco si distende e conseguentemente riduce il flusso sanguigno causando difficoltà respiratoria.
I sintomi includono: distensione dello stomaco, depressione e numerosi tentativi di vomito spesso inutili a causa della natura glutinosa della pasta che ne rende difficile l'espulsione, in questo caso è utile sciacquare lo stomaco con acqua fredda, in modo tale da ridurre la velocità di fermentazione del lievito. Man mano che l'intossicazione progredisce, l'animale appare scoordinato e disorientato. I sintomi finali sono: severa depressione, coma, forte abbassamento della temperatura corporea o convulsioni.
Molto importante è il fatto che la pasta in espansione, può causare anche torsioni anomale dell'apparato digerente nelle razze di cane predisposte (solitamente le taglie grandi o giganti).
La diagnosi si basa sul tasso di etanolo presente nel sangue che causa l'intossicazione.
Se i tentativi di vomito non vanno a buon fine, la pasta deve essere rimossa chirurgicamente. Per quanto riguarda invece i trattamenti addizionali, comprendono farmaci che correggono le anomalie metaboliche e i disturbi a livello cardiaco. E' utile somministrare liquidi per aumentare la diuresi ed eliminare conseguentemente l'alcol.
CIOCCOLATO
Il cioccolato è un alimento molto velenoso a causa delle sostanze tossiche contenute al suo interno: la teobromina e la caffeina che stimolano il sistema nervoso centrale aumentando la diuresi e inducendo tachicardia. I sintomi che compaiono dopo 6-12 ore l'ingestione di cioccolato sono principalmente un'eccessiva sete, vomito, diarrea e eccitazione, progredendo poi in sintomi più gravi come perdita di coordinazione, tremori e convulsioni. L'animale emette grandi quantità di urina e sia il battito cardiaco che il respiro sono più rapidi ed irregolari, insieme a questi sintomi di avvelenamento si possono notare mucose e cute bluastre e infine febbre fino ad arrivare al coma.
Il veterinario dovrà stabilizzare i sintomi di avvelenamento con farmaci specifici per tremori, convulsioni e anomalie del ritmo cardiaco. Anche in questo caso è necessario somministrare all'animale dei farmaci che aumentino la diuresi per aiutare ad espellere la teobromina e la caffeina che circolano nell'organismo. Se invece sono passate meno di 6 ore, si può indurre il vomito tramite ripetute somministrazioni di carbone attivo.
Di seguito una lista di prodotti elencati in ordine decrescente in base alle quantità tossiche che contengono: polvere secca di cacao, cioccolato amaro, bucce dei semi del cacao, cioccolato semidolce e scuro dolce, cioccolato al latte (80g/kg peso sono letali per il cane) e cioccolato bianco (poche quantità di teobromina e caffeina, quasi innocuo).
UVA E UVETTA
L'ingestione di uva o uvetta causa insufficienza renale sia nei cani sia nei gatti che si sviluppa in 1-3 giorni e può portare alla morte. La quantità di uva associata a danno renale nei cani è circa 32g/kg peso, mentre la quantità di uvetta associata a sintomatologia varia da 11 a 30g/kg.
I sintomi che manifesta l'animale sono vomito e/o diarrea entro le 6-12 ore dall'ingestione di uva o uvetta, successivamente si può avere dolore addominale, disidratazione con conseguente sete eccessiva del cane.
Se l'animale ha ingerito questi alimenti nei precedenti 15-20 minuti è possibile indurre il vomito somministrando carbone attivo. Se l'animale ne ha ingerito un grande quantitativo e sono insorti diarrea e vomito vanno somministrati liquidi per aumentare la diuresi fino a 48 ore. E' importante che il cane o il gatto producano un'alta quantità di urina, poichè se anche con l'aiuto di farmaci l'animale non urina la sopravvivenza è improbabile.
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